CITTA’ DI OPERA SSD A R.L.
CODICE DI CONDOTTA A TUTELA DEI MINORI E PER LA PREVENZIONE DELLE MOLESTIE, DELLA VIOLENZA DI GENERE E DI OGNI ALTRA CONDIZIONE DI DISCRIMINAZIONE AI SENSI DELL’ART. 16 DEL D.LGS. 28 FEBBRAIO 2021 N. 39.
Preambolo.
I destinatari del presente Codice di condotta sono gli istruttori, i tecnici, i dirigenti, i collaboratori a qualsiasi titolo, livello e qualifica, i lavoratori ed i volontari.
I soggetti sopra indicati sono responsabili della crescita dei giovani allievi e tesserati nonché della creazione di un ambiente positivo, sicuro e stimolante per la pratica sportiva. A tal fine, sono chiamati a dare il buon esempio e ad essere un modello per gli allievi affiliati alla Società Sportiva.
Tutti i soggetti sopra indicati, che hanno un contatto diretto con allievi e tesserati minorenni, sono obbligati a rispettare il Codice di condotta, che accettano integralmente dopo averne preso visione. Ogni presunta violazione del Codice di condotta deve essere segnalata al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni con funzioni di protezione minori ai sensi dell’art. 33 comma VI del d.lgs. 36/2021 (denominato anche “Responsabile Safeguarding”) nominato da Città di Opera S.S.D. A R.L. e verificata secondo quanto stabilito dal Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva. Le misure e le sanzioni poste in essere potranno andare dall’ammonimento verbale fino alla cessazione della collaborazione in base alla loro entità
ed al soggetto a cui si riferiscono.
Ogni Tesserato di Città di Opera S.S.D. A R.L. è tenuto a mantenere un ambiente sportivo rispettoso, equo e privo di qualsiasi forma di abuso, violenza e discriminazione.
Diritto fondamentale di ogni Tesserato è quello di essere trattato con rispetto e dignità, nonché di essere tutelato da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione, prevista dal D.lgs. n. 198/2006, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva. Il diritto alla salute e al benessere psico-fisico di ciascun Tesserato costituisce un valore assolutamente prevalente anche rispetto al risultato sportivo.
Non sono consentite discriminazioni di alcun genere, che siano esse basate su razza, colore, sesso, orientamento sessuale, lingua, religione, opinione politica o di altra natura, nazione o origine sociale, disponibilità economica, nascita o di altra natura. Sono vietate tutte quelle condotte integranti abuso psicologico, abuso fisico, molestia sessuale, abuso sessuale, negligenza, incuria, bullismo o cyber bullismo o comportamenti discriminatori, come descritti all’art. 3 del modello Organizzativo (MOG) adottato da Città di Opera S.S.D. A R.L. che costituisce parte integrale e sostanziale del presente Codice.
Città di Opera S.S.D. A R.L. si impegna a garantire un ambiente sicuro, rispettoso e inclusivo per tutti i tesserati, inclusi i minori e gli adulti vulnerabili. Il seguente codice di condotta stabilisce le aspettative e le responsabilità per tutti coloro che sono coinvolti nelle attività della Società stessa.
1. Norme generali:
– Rispettiamo la dignità e l’integrità di tutte le persone coinvolte nelle attività di Città di Opera S.S.D. A R.L., senza discriminazioni di alcun genere.
– Trattiamo tutti con cortesia, gentilezza e rispetto, evitando linguaggio offensivo o discriminatorio, comportamenti intimidatori o abusivi.
– Creiamo attività tese a promuovere l’inclusione attraverso lo sport.
2. Sensibilizzazione, Sicurezza e Benessere:
– Garantiamo a tutti i soggetti che operano nella Società sportiva di avere ben chiari i concetti di abuso, molestia, violenza di genere o discriminazione per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale.
– Mettiamo al primo posto la sicurezza e il benessere di tutti i tesserati, specie se minori, adottando misure appropriate per prevenire abusi, molestie o qualsiasi forma di danno.
– Rispettiamo i diritti e le opinioni degli altri, fornendo un ambiente in cui ci si senta liberi di esprimere preoccupazioni o segnalare comportamenti inappropriati.
3. Comportamenti non verbali:
– Chiediamo a tutti i lavoratori sportivi e volontari di Città di Opera S.S.D. A R.L. di tenere comportamenti professionali ed appropriati ed inoltre, in tutte le interazioni con i tesserati, di evitare qualsiasi forma di contatto fisico inappropriato.
– Garantiamo che tutti i comportamenti inappropriati siano tempestivamente interrotti e che si propenda immediatamente verso comportamenti trasparenti e rispettosi.
4. Informazioni, Comunicazioni e Privacy:
– Informiamo tutti i tesserati circa i contatti del Responsabile Safeguarding nominato da Città di Opera S.S.D. A R.L. con e-mail dedicata: safeguarding@cittadiopera.it, nonché circa l’indirizzo mail del Safeguarding Office istituito a livello nazionale dagli organismi a cui la Società sportiva è affiliata.
– Comunichiamo in modo chiaro, aperto e rispettoso con i partecipanti, genitori, colleghi ed in generale con tutti i tesserati di Città di Opera S.S.D. A R.L. fornendo, altresì, copia del codice di condotta, nonché modulo di segnalazione.
– Rispettiamo la privacy dei tesserati coinvolti e garantiamo la riservatezza delle informazioni personali o sensibili acquisite.
5. Formazione:
– Partecipiamo a programmi di formazione e sensibilizzazione sulla tutela safeguarding per acquisire competenze e conoscenze necessarie per prevenire e rispondere agli abusi.
– Riconosciamo il nostro ruolo e la nostra responsabilità nel proteggere i tesserati e segnalare qualsiasi preoccupazione o sospetto di abuso al Responsabile Safeguarding nominato da Città di Opera S.S.D. A R.L.
Tutti i soggetti destinatari del presente Codice di condotta si impegnano a:
– rispettare e tutelare i diritti, la dignità e il valore di tutti i tesserati coinvolti, indipendentemente dalla loro età, razza, colore della pelle, origine etnica, nazionale o sociale, sesso, disabilità, lingua, religione, opinione politica, stato sociale, orientamento sessuale o qualsiasi altra ragione. All’istruttore tecnico, lavoratore o volontario, si richiede un comportamento civile e antidiscriminatorio teso a non ignorare, facilitare o anche collaborare tacitamente in attività che implicano un’ingiusta discriminazione nei confronti dei tesserati;
– attenersi alle regole in tutte le fasi delle attività;
– incoraggiare e promuovere il fair play, la disciplina, la correttezza, e lo spirito di collaborazione;
– non assumere o tollerare comportamenti o linguaggi offensivi nei confronti degli atleti, genitori, direttori di gara, membri dello staff o qualsiasi altro soggetto coinvolto nelle attività; non tollerare o partecipare a comportamenti dei minori che siano illegali, o abusivi o che mettano a rischio la loro sicurezza fisica e/o mentale;
– sostenere e applaudire sempre gli sforzi dei giovani atleti e valorizzarli a prescindere dai risultati sul campo, promuovendo la cultura del lavoro e del divertimento;
– trasmettere serenità, entusiasmo e passione;
– educare al rispetto, all’impegno e alla collaborazione;
– aggiornarsi costantemente sulle conoscenze necessarie per adempiere al meglio alle mansioni assegnate e sul tema della tutela dei minori;
– rispettare il Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva (MOG), considerare il benessere, la sicurezza e il divertimento di tutti i tesserati al di sopra ogni altra cosa;
– combattere e prevenire qualsiasi forma di bullismo tra i minori;
– ascoltare i bisogni, le richieste, le preoccupazioni di tutti i tesserati;
– non umiliare o sminuire i tesserati o i loro sforzi durante una gara o una sessione di prove;
– non agire in modo da far vergognare, umiliare, sminuire o disprezzare un minore, o perpetrare qualsiasi altra forma di abuso emotivo;
– non sfruttare un minore per un tornaconto personale o economico;
– non avere atteggiamenti nei confronti dei minori che, anche sotto il profilo psicologico, possano influire negativamente sul loro sviluppo armonico e socio-relazionale;
– non impegnarsi in attività sessuali o avere un rapporto sessuale con tesserati di età inferiore ai 18 anni e non fare commenti sessualmente allusivi mostrando un comportamento sempre rispettoso e discreto;
– non avere relazioni con minorenni che possano essere in qualche modo considerate di sfruttamento, maltrattamento o abuso;
– non consentire giochi, frasi, atteggiamenti sessualmente provocatori o inappropriati;
– garantire che tutte le attività siano adatte alle capacità, all’età, alla maturità fisica ed emotiva, all’esperienza e all’abilità dei tesserati, in particolare degli allievi minorenni;
– lavorare insieme agli altri componenti dello staff per tutelare e promuovere gli interessi e il benessere di ogni tesserato;
– non compiere mai abusi fisici e non infliggere punizioni o castighi che possano essere ricondotti ad un abuso fisico;
– intessere relazioni proficue con i genitori dei tesserati minorenni al fine di fare squadra per la crescita e la loro tutela;
– accertarsi sempre che i minori siano adeguatamente sorvegliati e che le gare e le attività in trasferta siano sicure;
– garantire che la salute, la sicurezza e il benessere dei tesserati costituiscano obiettivo primario rispetto al successo tecnico-sportivo o qualsiasi altra considerazione;
– organizzare il lavoro, il luogo di lavoro e le attività in trasferta in modo tale da minimizzare i rischi;
– rispettare la privacy dei minori, specie in luoghi particolarmente sensibili i quali devono essere sorvegliati, in modo tale da garantire la privacy dei minori;
– evitare di fare per i minori attività di carattere personale che essi stessi possano fare da soli;
– garantire che qualsiasi trattamento di assistenza sanitaria (ad es. visita medica, assistenza post infortunio, trattamento fisioterapico), si svolga in modo aperto e in ambiente supervisionato, piuttosto che al chiuso o in privato e sempre con la presenza di un soggetto terzo (altro tesserato, adulto);
– evitare di passare del tempo da soli con i minori lontano da altri soggetti;
– non lasciare che i minori rimangano senza adeguata supervisione nel corso delle attività e, al termine delle stesse, accertarsi che lascino l’impianto sportivo accompagnati da un proprio genitore o da una persona
autorizzata, qualora i minori non siano stati preventivamente autorizzati a lasciare l’impianto autonomamente e senza la presenza di un adulto. Ogni autorizzazione deve essere debitamente sottoscritta dai soggetti esercenti la responsabilità genitoriale sul minore;
– non utilizzare i social media in maniera inappropriata, non coinvolgere i minori nelle conversazioni private sui social media e non pubblicare mai commenti o condividere immagini che potrebbero compromettere il loro benessere o causare loro danni;
– non acquisire, detenere e pubblicare fotografie o divulgare altre informazioni sui bambini e sui ragazzi o
sulle loro famiglie su qualsiasi supporto cartaceo ovvero digitale (es. social media personali o del club/organizzazione, siti web, strumenti di comunicazione online personali, ecc.) in assenza della relativa liberatoria sottoscritta dai genitori o dai tutori al fine di poter conservare e/o utilizzare tale materiale prodotto;
– segnalare eventuali dubbi sulla sicurezza e sul benessere dei tesserati rivolgendosi al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni con funzioni di protezione minori nominato da Città di Opera S.S.D. A R.L., in conformità a quanto disposto nel Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva (MOG);
– consultare il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni con funzioni di tutela e protezione minori nominato dalla Società in caso di dubbi sulla partecipazione dei tesserati in conformità a quanto disposto nel Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva ed in caso di necessità per favorire l’inclusione sportiva degli atleti con disabilità fisica o intellettivo-relazionale.
6) Norme di comportamento specifiche:
A) DOVERI E OBBLIGHI DEI TESSERATI
I Tesserati devono:
• comportarsi secondo lealtà, probità e correttezza nello svolgimento di ogni attività connessa o collegata all’ambito sportivo e tenere una condotta improntata al rispetto nei confronti degli altri Tesserati;
• astenersi dall’utilizzo di un linguaggio, anche corporeo, inappropriato o allusivo, anche in situazioni ludiche, per gioco o per scherzo;
• garantire la sicurezza e la salute degli altri Tesserati, impegnandosi a creare e a mantenere un ambiente sano, sicuro e inclusivo;
• impegnarsi nell’educazione e nella formazione della pratica sportiva sana, supportando gli altri Tesserati nei percorsi educativi e formativi;
• impegnarsi a creare, mantenere e promuovere un equilibrio sano tra ambito personale e sportivo, valorizzando anche i profili ludici, relazionali e sociali dell’attività sportiva;
• prevenire e disincentivare dispute, contrasti e dissidi anche mediante l’utilizzo di una comunicazione sana, efficace e costruttiva;
• astenersi da condotte offensive, minacciose o aggressive;
• collaborare con gli altri Tesserati nella prevenzione, nel contrasto e nella repressione di abusi, violenze e discriminazioni (individuali o collettivi);
• segnalare senza indugio al Responsabile contro abusi, violenze o discriminazioni nominato dalla società situazioni, anche potenziali, che espongano sé o altri a pregiudizio, pericolo, timore o disagio.
B) DOVERI E OBBLIGHI DEI DIRIGENTI SPORTIVI E DEI TECNICI
I Dirigenti sportivi e i Tecnici devono:
• agire per prevenire e contrastare ogni forma di abuso, violenza e discriminazione;
• astenersi da qualsiasi abuso o uso improprio della propria posizione di fiducia, potere o influenza nei confronti dei Tesserati, specie se minori;
• contribuire alla formazione e alla crescita armonica dei Tesserati, specie se minori;
• evitare ogni contatto fisico non necessario con i Tesserati, specie se minori;
• promuovere un rapporto tra Tesserati improntato al rispetto e alla collaborazione, prevenendo situazioni disfunzionali, che creino, anche mediante manipolazione, uno stato di soggezione, pericolo o timore;
• porre in essere, in occasione delle trasferte, soluzioni logistiche atte a prevenire situazioni di disagio e/o comportamenti inappropriati, coinvolgendo nelle scelte coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o tutoria ovvero i soggetti preposti alla vigilanza;
• organizzare l’attività sportiva e gli allenamenti in modo da garantire la privacy degli atleti negli spogliatoi, ovvero facendo in modo che durante l’attività sportiva o in caso di visite mediche e trattamenti con fisioterapisti o simili, vi sia sempre la presenza di un responsabile della società, evitando di accompagnare i minori a casa o facendo in modo che se ciò sia necessario che vi sia sempre la presenza di un componente dello staff;
• astenersi dall’utilizzo, dalla riproduzione e dalla diffusione di immagini o video dei Tesserati minori, se non per finalità educative e formative, acquisendo le necessarie autorizzazioni da coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o tutoria ovvero dai soggetti preposti alla vigilanza;
• astenersi dal creare situazioni di intimità con il Tesserato minore;
• impiegare le necessarie competenze professionali nell’eventuale programmazione e/o gestione di regimi alimentari in ambito sportivo;
• segnalare tempestivamente eventuali indicatori di disturbi alimentari degli atleti loro affidati;
• dichiarare cause di incompatibilità e conflitti di interesse;
• sostenere i valori dello sport, altresì educando al ripudio di sostanze o metodi vietati per alterare le prestazioni sportive dei Tesserati;
• conoscere, informarsi e aggiornarsi con continuità sulle politiche di safeguarding, sulle misure di prevenzione e contrasto agli abusi, violenze e discriminazioni, nonché sulle più moderne metodologie di
formazione e comunicazione in ambito sportivo;
• segnalare senza indugio al Responsabile contro abusi, violenze o discriminazioni nominato da Città di Opera S.S.D. A R.L. al Safeguarding Office di FIPAV dell’Organismo affiliante situazioni, anche potenziali, che
espongano i Tesserati a pregiudizio, pericolo, timore o disagio.
C) DOVERI E OBBLIGHI DEGLI ATLETI
Gli atleti devono:
• rispettare il principio di solidarietà tra atleti, favorendo assistenza e sostegno reciproco;
• rispettare la funzione educativa e formativa dei dirigenti sportivi e dei tecnici;
• mantenere rapporti improntati al rispetto con gli altri atleti e con ogni soggetto comunque coinvolto nelle attività sportive;
• evitare contatti e situazioni di intimità con dirigenti sportivi e tecnici, anche in occasione di trasferte, segnalando eventuali comportamenti inopportuni;
• astenersi dal diffondere materiale fotografico e video di natura privata o intima ricevuto, segnalando comportamenti difformi a coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o tutoria ovvero ai soggetti preposti alla vigilanza, nonché al Responsabile Safeguarding di Città di Opera S.S.D. A R.L. e/o il Safeguarding Officer della FIPAV o di altro Organismo affiliante;
• segnalare senza indugio al Responsabile contro le violenze, abusi e discriminazioni con funzione di protezione minori nominato dalla società e/o al Safeguarding Office della FIPAV situazioni, anche potenziali, che espongano i Tesserati a pregiudizio, pericolo, timore o disagio.
D) NORME DI CONDOTTA PER FAMIGLIE E ACCOMPAGNATORI
I destinatari delle presenti norme di Comportamento sono anche i genitori, i tutori, i familiari e in generale gli accompagnatori, i quali sono chiamati a contribuire allo sviluppo di un ambiente sicuro, positivo e stimolante, in cui i giovani atleti possano sentirsi liberi di praticare attività sportiva e divertirsi in totale sicurezza.
Tali soggetti si impegnano a:
§ condividere e promuovere i valori e gli obiettivi di Città di Opera S.S.D. A R.L.;
§ partecipare con entusiasmo alle attività proposte, supportando i giovani atleti;
§ tenere un comportamento collaborativo e rispettoso nei confronti di tutti i soggetti coinvolti siano essi giocatori, giocatrici, tecnici o altri componenti dello staff, genitori, direttori di gara, ecc.;
§ promuovere il fair play;
§ non usare o tollerare comportamenti o linguaggi offensivi, da o verso qualsiasi atleta, direttore di gara o qualsiasi altro soggetto coinvolto;
§ dare risalto all’impegno e la partecipazione piuttosto che concentrarsi su prestazioni e risultati;
§ non avere relazioni con minori che possono essere in qualche modo considerate di sfruttamento, maltrattamento o abuso;
§ consultare il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni nominato dalla Società per problematiche inerenti alla sicurezza e al benessere del proprio figlio nei rapporti con l’allenatore e/o con un altro giovane atleta.
E) NORME PER TRASFERTE, SPOSTAMENTI E LOGISTICA
Gli atleti che partecipano alle attività organizzate o partecipate da Città di Opera S.S.D. A R.L. e i loro familiari comprendono e concordano che:
§ gli adulti accompagnatori sono responsabili della sicurezza e del benessere degli atleti, dal momento che vengono affidati loro dai genitori fino al ritorno a casa in quanto i genitori affidano loro la custodia dei figli, dal momento in cui li accompagnano al punto di incontro concordato per la partenza o lo svolgimento dell’attività e fino a quando non fanno ritorno al punto d’incontro concordato per il termine della trasferta o dell’attività;
§ nello svolgimento di tutte le attività, gli atleti e gli operatori sportivi sono tenuti a rispettare con diligenza le leggi ed i regolamenti, nonché le Norme di comportamento e le disposizioni interne;
§ gli atleti devono sempre seguire diligentemente le istruzioni e le regole impartite loro dagli adulti accompagnatori e seguire i loro consigli;
§ gli atleti non devono allontanarsi per nessun motivo dalla squadra o dal gruppo senza esplicita autorizzazione degli accompagnatori e/o responsabili di ogni trasferta e/o attività. Per ogni necessità e in ogni momento gli atleti devono fare riferimento all’allenatore e ai dirigenti;
§ in caso di trasferta di più giorni viene comunicata alle famiglie, in anticipo ed in maniera dettagliata, qualsiasi informazione riguardante la struttura individuata e la modalità di composizione delle stanze. La relativa rooming list sarà comunicata agli atleti all’arrivo presso la struttura e potrà subire eventuali variazioni soltanto con il consenso degli organizzatori/responsabili;
§ le famiglie riceveranno un programma dettagliato e tutte le informazioni necessarie circa il luogo e lo svolgimento delle gare, attività ed eventi;
F) NORME SPECIFICHE DI CONDOTTA NELL’ATTIVITÀ CON I MINORI
Quando si svolge attività con i minori è necessario:
§ organizzare l’attività in modo tale da minimizzare i rischi;
§ essere visibili da altri adulti, per quanto possibile, mentre si svolge attività con minori;
§ consentire, ove possibile e nel rispetto delle prescrizioni di sicurezza, l’accesso agli impianti durante allenamenti e sessioni di prova a coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o tutoria ovvero ai soggetti preposti alla vigilanza;
§ astenersi dall’utilizzo, dalla riproduzione e dalla diffusione di immagini o video dei Tesserati minori, se non per finalità educative e formative, acquisendo le necessarie autorizzazioni da coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o tutoria ovvero dai soggetti preposti alla vigilanza;
§ astenersi dal creare situazioni di intimità con il Tesserato minore che esulino dalle attività sportive;
§ comunicare e condividere con il Tesserato minore gli obiettivi educativi e formativi, illustrando le modalità con cui si intendono perseguire tali obiettivi e coinvolgendo nelle scelte coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o tutoria ovvero i soggetti preposti alla vigilanza;
§ astenersi da comunicazioni e contatti di natura intima con il Tesserato minore, anche mediante social network;
§ garantire la diffusione e il mantenimento di una cultura di apertura che permetta al personale, ai rappresentanti, ai minori e a chi si prende cura di loro di sollevare e discutere con facilità ogni tipo di argomento e preoccupazione;
§ instaurare un rapporto equilibrato con coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o tutoria ovvero con i soggetti preposti alla vigilanza;
§ comunicare ai minori che tipo di rapporto si debbono aspettare di avere con i tecnici e gli altri soggetti frequentatori il sodalizio e incoraggiarli a segnalare qualsiasi tipo di preoccupazione;
§ valorizzare le capacità e le competenze dei minori e discutere con loro dei loro diritti, di cosa è accettabile e cosa non lo è, di cosa possono fare nel caso in cui emerga un qualsiasi problema;
§ incoraggiare la partecipazione dei minori in modo da sviluppare anche la loro capacità di auto tutela.
§ mantenere un elevato profilo personale e professionale;
§ trattare i minori in modo giusto, onesto e con dignità e rispetto;
§ incoraggiare la partecipazione dei minori in modo da sviluppare anche la loro capacità di autotutela.
G) SEGNALI DI DISAGIO E MALESSERE DEI MINORI
Sono considerati indicatori di disagio e malessere:
§ cambi repentini e non giustificati di comportamento (a titolo esemplificativo, riduzione della concentrazione, isolarsi, diventare appiccicosi, depressi, spaventati, con sbalzi d’umore, riluttanza ad allenarsi o a partecipare alle gare) che possono essere accompagnati da cali della performance sportiva;
§ disturbi dell’alimentazione;
§ segni evidenti fisici o cambiamenti comportamentali repentini o messaggi verbali diretti e/o indiretti di difficoltà;
§ ferite come contusioni inspiegabili o sospette, tagli o bruciature, in modo particolare se si trovano su parti del corpo normalmente non soggette a tali tipi di lesioni e che non siano compatibili con l’attività sportiva e di allenamento;
§ diffidenza nei confronti di allenatori, accompagnatori, dirigenti o altri adulti con i quali il minore dovrebbe avere un buon rapporto di fiducia;
§ trascuratezza e frequente perdita di effetti personali.
La presenza di uno o più di questi indicatori non costituisce da sé prova della presenza di un abuso, violenza o molestia. Tali elementi devono essere valutati anche tenendo in conto delle condotte tipiche dei minori connesse ad alcune fasi di sviluppo e della crescita, quali quelle della preadolescenza e adolescenza, quando cambi di umore e di comportamento repentini sono condotte che si manifestano molto spesso in assenza di abuso, violenza e/o molestia.
Città di Opera S.S.D. A R.L. attiva un supporto psicologico in collaborazione con uno o più professionisti i cui nominativi verranno messi a disposizione in caso di necessità o specifica richiesta da parte della famiglia del minore.
H) VISITATORI E SPETTATORI
Città di Opera S.S.D. A R.L. si impegna, nel corso di attività e competizioni che prevedano il libero accesso alla struttura sede dell’evento, a condividere con i visitatori e gli spettatori i principi della policy della quale devono essere accettate le condizioni.
Ai visitatori e agli spettatori (compresi eventuali giornalisti/addetti stampa o comunicazione) non è mai consentito rimanere da soli con bambini e ragazzi ed è sempre necessaria la presenza di un supervisore, salvo l’adulto coinvolto non sia un parente del minore.
La sicurezza e il benessere dei bambini non devono essere compromessi nei rapporti con oggetti esterni come visitatori o spettatori. Informazioni private come contatti o indirizzi dei minori non devono essere forniti a tali soggetti.
7) Procedure di selezione:
Città di Opera S.S.D. A R.L. quando instaura un rapporto di lavoro – a prescindere dalla forma – con operatori chiamati a svolgere mansioni comportanti contatti diretti e regolari con minori richiede preventivamente copia del certificato del casellario giudiziale ai sensi della normativa vigente.
8) Comportamento da tenere in caso di una possibile condotta rilevante:
Tutti i Tesserati devono essere vigili nell’identificare situazioni che possano comportare rischi per gli altri e devono riportare ogni preoccupazione, sospetto o certezza circa un possibile abuso, maltrattamento, violenza o discriminazione verso altri al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni con funzioni di tutela minori di Città di Opera S.S.D. A R.L. o al Safeguarding Office della FIPAV (o di altro organismo affiliate) attraverso la formulazione di segnalazioni da compiere con le modalità indicate sul sito www.federvolley.it.
Chiunque sospetti comportamenti rilevanti può confrontarsi con il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni del sodalizio di appartenenza o direttamente con il Safeguarding Office della FIPAV o di altro organismo affiliate. In caso di minori coinvolti può essere opportuno segnalare in maniera tempestiva eventuali segnali di malessere all’esercente la responsabilità genitoriale. Possono verificarsi però situazioni nelle quali collaborare con gli esercenti la responsabilità genitoriale potrebbe rivelarsi non sufficiente o addirittura un danno anziché un beneficio: per esempio se uno dei genitori fosse responsabile dell’abuso o se un uno di essi si dimostrasse incapace di affrontare in maniera adeguata la situazione. In questi casi sarebbe opportuno confrontarsi con il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni con funzione di protezione minori di Città di Opera S.S.D. A R.L..
9) Riservatezza
Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni della società con funzione di protezione minori e il Safeguarding Office della FIPAV e degli altri organismi affilianti sono tenuti agli obblighi di riservatezza previsti dal Regolamento federale ed in generale dal GDPR.
L’identità del segnalante non può essere rivelata a persone diverse da quelle competenti a ricevere o a dare seguito alle segnalazioni. La protezione riguarda non solo il nominativo del segnalante ma anche tutti gli elementi della segnalazione dai quali si possa ricavare, anche indirettamente, l’identificazione del segnalante.
Accetto di rispettare ed aderire al presente codice di condotta e di impegnarmi a promuovere un ambiente sicuro, rispettoso e inclusivo all’interno di Città di Opera S.S.D. A R.L.